Anche il testo delle partecipazioni di nozze deve seguire, tradizionalmente, alcune regole comuni.
La busta
Sulla busta deve essere inserito il nome e il cognome della persona che ci apprestiamo a invitare, preceduto dal suo titolo accademico, preceduto ancora da “Illustre” o “Egregio” o “Gentile” o semplicemente da “Signor/a”, sempre preceduto da “Gentile”.
Se si tratta di una famiglia, metteremo solamente il cognome del capofamiglia, utilizzando le seguenti formule:
- “Illustre Prof. Mario Rossi e famiglia”;
- “Egregio Dott. Mario Rossi e famiglia”; • “Gentile Signor Mario Rossi e famiglia”.
Se la partecipazione sarà consegnata a mano, il che è sempre un modo gentile, si potrà omettere l’indirizzo del destinatario; di contro, se verrà spedita, bisognerà controllare attentamente l’indirizzo e il codice di avviamento postale, per evitare che l’invito possa ritornare al mittente.
Per evitare questa spiacevole possibilità, ricordarsi di inserire il mittente, in modo tale che si possa rimediare in tempo alla mancata ricezione.
Il testo degli inviti
Se si utilizza la maniera classica allora i genitori annunciano il matrimonio dei loro figli in questo modo:
- sulla facciata di sinistra l’annuncio dei genitori di lei, con i rispettivi nomi e cognomi e il nome della figlia che andrà in sposa con il “nome dello sposo”;
- sulla facciata di destra quelli di lui, con le stesse modalità;
- al centro, l’ora e il luogo della cerimonia;
- in basso, sempre in centro, sarà inserito il nuovo indirizzo degli sposi;
- sulla stessa linea, a sinistra e a destra rispetto al nuovo indirizzo degli sposi, gli indirizzi delle due famiglie degli sposi.
Nel caso in cui gli sposi “partecipino” direttamente il loro matrimonio, ovviamente, il formato della partecipazione sarà più piccolo e si manterrà:
- il lato sinistro per apporre il nome della sposa; • il lato destro per quello dello sposo;
- al centro, invece, le indicazioni dell’ora e del luogo della cerimonia;
- ai lati, nella parte bassa, i vecchi indirizzi degli sposi;
- in basso al centro l’indirizzo dove la coppia andrà ad abitare.
Alla partecipazione si unirà un cartoncino, dal formato assolutamente più piccolo ma stampato con uguale carattere, che sarà inserito dentro la busta delle partecipazioni destinate a chi si desidera invitare anche al ricevimento.
Il testo dell’invito, questa volta, fatto direttamente dagli sposi, potrebbe essere scritto usando queste formule:
- “Mario e Rita, dopo la cerimonia, ringrazieranno i loro ospiti, presso … ”;
- “Mario e Rita, sono lieti di invitare i propri ospiti al ricevimento, che si terrà presso … per condividere con loro la gioia di questo momento”;
- “Gli sposi, dopo la cerimonia, ringrazieranno i loro invitati … ”.
Se non volete invitare le partecipazioni senza l’invito, che può essere una cosa di cattivo gusto, una cosa carina può essere comunicare le proprie nozze a matrimonio avvenuto, usando una impostazione grafica diversa dalle partecipazioni “ufficiali”.
È anche possibile inserire la formula: “rispondere per favore”, con la quale si chiede ai propri invitati di dare conferma della loro partecipazione. In questo modo sarete aiutati dagli invitati stessi a sapere quante persone saranno presenti al vostro matrimonio, in modo da organizzare il tutto in maniera adeguata al numero degli ospiti.
Come conseguenza di quanto richiesto, andranno inseriti in calce agli inviti i numeri di telefono dei rispettivi futuri sposi in modo che per gli invitati sia più immediato contattarvi.
Ricordare infine sempre che è assolutamente sconsigliato inserire all’interno della partecipazione indicazioni o il biglietto da visita del negozio scelto per la “lista nozze”: il galateo dissuade nella maniera più categorica dall’imbrigliare e condizionare gli ospiti, in modo così esplicito e plateale.